Gavorrano Hotel - Guida Turistica

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.: GAVORRANO HOTEL
 Gavorrano (GR) è un comune con poco più di 8.300 abitanti, dista dal Capoluogo circa 38 km. Il paese è situato sul versante settentrionale di Poggio Ballone a est di Scarlino, in una zona estremamente ricca dal punto di vista minerario, soprattutto per i grandi giacimenti di pirite sfruttati intensamente fino ai primi anni Ottanta con numerose miniere. È assurto alla notorietà perché vi trovò la morte Pia dei Tolomei (Siena mi fe',disfecemi Maremma).
  La posizione, il clima, la particolare conformazione geologica, i rigogliosi boschi sempre verdi delle colline, le cerrete e i castagneti delle zone più fresche e umide, costituiscono l'habitat ideale per una ricca fauna: cinghiali, caprioli, istrici, volpi rapaci e tanti altri piccoli animali sono comuni nei boschi e nelle campagne, e tra essi anche specie altrove scomparse, come la martora ed il gatto selvatico.
  Nelle campagne possono essere ancora ammirati scorci del tradizionale paesaggio rurale toscano, con oliveti, campi intercalati da siepi e filari di cipressi e vigneti. Questo ultimo settore è oggi uno dei più importanti della nostra agricoltura con oltre 300 ettari di vigna coltivata ed in continua espansione, tanto da fare di Gavorrano uno dei maggiori produttori del comprensorio. Di rilievo, sia per la capienza sia per la loro struttura architettonica che si armonizza con il paesaggio maremmano, anche le grandi cantine che si stanno costruendo, una delle quali, in via di realizzazione, è stata progettata dall'architetto Renzo Piano uno dei maggiori architetti contemporanei le cui doti sono universalmente riconosciute.
  Sorto dopo l'anno Mille come possesso dei Vescovi di Roselle, successivamente ceduto nelle mani della famiglia Alberti. Nel Duecento il centro passò sotto il controllo dei Pannocchieschi che prima lo sottomisero a Volterra e poi a Massa Marittima. Con la caduta di Massa Marittima il paese passò sotto il dominio di Siena. Nella seconda metà del Cinquecento il centro venne inglobato nel Granducato di Toscana a seguito della definitiva caduta della Repubblica Senese.